Anno | 2021 |
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Codice ISBN | 9788831436137 |
Formato | 15×21 cm |
Pagine | 320 pp. |
Prezzo | 16,50 € |
Il cappotto di Bea
Cronaca bizzarra di eredi, legionari e pastori tra Torino, la Valle di Susa e Lione
di Riccardo Humbert
Il vecchio François Bernard muore senza lasciare eredi e viene sepolto e portato al cimitero, secondo le sue volontà, in una bara posizionata su una slitta utilizzata per il trasporto del fieno o della legna. Siamo in pieno inverno, c’è la neve e la bara è seguita da un fisarmonicista intirizzito che esegue un brano della tradizione occitana, come da desiderio del defunto.
La ricerca degli eredi porterà a tre beneficiari: una giovane single laureata in Scienze Forestali, un architetto torinese di interni e un piccolo editore di Lione con relative famiglie. Le realtà dei tre personaggi, inserite in un contesto montano di varia umanità, dovranno forzatamente incontrarsi per risolvere e dirimere il problema della scomoda eredità.
Il tema, pur nella sua drammaticità per un territorio senza visibilità mediatica e ignorato dalla cultura nazionale, viene trattato con leggerezza, ironia e un pizzico di umorismo se pur costellato, a momenti, da profonde considerazioni umane, in particolar modo da parte del personaggio del sindaco del piccolo paesello che somatizza il degrado del suo territorio spingendo gli eredi verso un recupero funzionale dei beni lasciati dal defunto.
L’azione si svolge nel 2019 e termina a pochi mesi dall’inizio della pandemia alla quale si farà inevitabilmente riferimento alla fine.